Riforma del bilancio e principio di derivazione
- Luca Menicacci
- 7 giu 2016
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A seguito dell'approvazione del Decreto Legislativo n. 139 del 18 Agosto 2015, che ha modificato la disciplina del bilancio per le società che adottano i principi contabili nazionali, si sono sollevati numerosi interrogativi riguardo al coordinamento tra le nuove previsioni civilistiche e la relativa disciplina fiscale.
La definizione di un chiaro assetto normativo e di prassi, anche sotto il profilo fiscale, assume fondamentale importanza per le imprese in relazione alle operazioni da porre in essere nell'anno in corso. Non solo, ma alcune scelte da effettuare in chiusura dei bilanci 2015 potrebbero essere prospetticamente condizionate dal futuro trattamento delle relative poste.
Si pensi alle nuove regole che vietano la capitalizzazione delle spese di ricerca e pubblicità piuttosto che alla mutata configurazione del Conto Economico, priva dell'area straordinaria. Tutte novità che impatteranno sui risultati di bilancio e, potenzialmente, sul reddito d'impresa che ne scaturirà, in virtù del principio di derivazione.
L'argomento è stato oggetto di analisi nell'ultimo numero della rivista Bilancio e Reddito d'Impresa.
Il principio di derivazione dopo la riforma del bilancio d'esercizio, in Bilancio e Reddito d'Impresa nr. 6/2016, Ipsoa, di Menicacci L.

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